Come visto nei precedenti post, nelle tipiche aziende tailandesi i "capi di famiglia" operano secondo il concetto di Phradet (Autoritarismo). In Tailandia e' comune trovare nelle aziende un diverso livello sociale ed educativo nei suoi dipendenti che genera una certa avversione alla fiducia nei confronti dei manager ai propri subordinati. Inoltre molti Manager tailandesi (specialmente di origine cinese)non favoriscono la condivisione dell'informazione con i propri subordinati non coinvolgendoli nel processo di "decision making" (prendere le decisioni).
La cultura di lavoro tailandese non e' una cultura individualista come in Europa ma gruppale, infatti le responsabilita' vengono assegnate a livello di gruppo in modo da essere condivise. Se invece si da responsabilita' individuali molto probabilmente quell'individuo lasciera' il team.
Il subordinato tailandese pensa in questo modo: dopo aver ricevuto un assegnamento d'attivita', normalmente non sente la piena responsabilita' del buon esito di essa. Infatti, siccome il ruolo del capo e' quello di saper tutto cio' che succede senza che nessun lo comunichi, in quanto il subordinato ha eseguito alla lettera gli ordini del capo se poi i risultati del lavoro non sono quelli aspettati allora e' colpa del capo perche' non ha saputo delegare in modo corretto.
Dare sempre on occhiata alle cose: Alcuni hanno chiamato questo modo di delegare "micro managing" altri delega da parte del subordinato. In ogni caso, i risultati sono che in Tailandia delegare e' possibile pero comporta un aumento del carico di lavoro per il manager.
Infatti il manager straniero, essendo stato assegnato come generale (che fissa politiche, direzioni e obiettivi generali) il quale delega al capitano (che deve occuparsi dell'implementazione sul campo), in Tailandia deve coprire entrambi i ruoli per poter aver successo.
Il peso della responsabilita': il subordinato tailandese soffre moltissimo sul fatto di dover avere delle responsabilita' grandi, decidere cambiamenti, pur avendo le conoscenze per farlo, anche se necessari. Loro tenderanno sempre a "passare la palla" al proprio capo. Questo richiama il concetto illustrato in precedenza sulla visione di struttura organizzativa in un'impresa tailandese dove il capo d'esperienza e' colui che prende le decisioni importanti e per il resto i suoi subordinati risponderanno agli ordini ma non alla responsabilita' dei risultati.
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